Presenza di alimenti, rifiuti alimentari, ambienti con piccole nicchie di caldo-umido, presenza di acqua ed alle volte anche attrezzature e punti di annidamento: sono tutti fattori di estrema attrazione per gli animali infestanti.
Queste condizioni sono facilmente rinvenibili presso le cucine di qualsiasi tipologia di ristorante ed in generale presso quelle attività in cui sono preparati, manipolati e somministrati alimenti.
Naturalmente, maggiori saranno le dimensioni della struttura e maggiore l’afflusso di consumatori e clienti, più alte potranno essere le possibilità di dover gestire queste problematiche.
Basti pensare alle quantità di materie prime, semilavorati ed anche di rifiuti alimentari che possono essere gestite da strutture ristorative come la ristorazione collettiva.
Gli infestanti possono essere attratti da una struttura del genere o addirittura raggiungerla con le stesse materie prime.
Questi ambienti sono assolutamente definibili come “sensibili” alle infestazioni, sia per la presenza degli alimenti stessi ma anche dei consumatori e dei lavoratori: pensare di intervenire in un ristorante per la gestione di una qualsivoglia infestazione deve tenere in considerazione numerosi fattori:
- La presenza degli alimenti stessi, che potrebbero essere a loro volta infestati
- La presenza dei lavoratori
- La presenza dei Clienti
- La necessità di sospendere ogni attività durante alcune tipologie di intervento
- La tutela della Sicurezza alimentare e della Salute
- Il danno di immagine e di reputazione dovuto alla presenza dell’infestante
- Eventuali sanzioni da parte delle Autorità competenti
È quindi molto importante riuscire a prevenire le infestazioni.
Ricordiamo che chiunque sia coinvolto nella filiera alimentare (dalla produzione alla somministrazione, passando per la logistica) deve garantire standard igienici adeguati, adottando tutte le misure per garantire non solo che l’alimento sia sicuro, ma anche che l’ambiente in cui è stato lavorato/manipolato sia altrettanto valido dal punto di vista igienico.
Si ricorda che ai sensi della normativa vigente, la gestione degli animali infestanti, a partire dalla prevenzione e dal monitoraggio degli animali infestanti, è obbligatoria.
È inoltre necessario dimostrare lo svolgimento di tale attività mediante apposita documentazione e registrazioni.
Il primo passo è costituito dalla prevenzione e quindi dal mantenimento di condizioni e di attività di base per la sicurezza alimentare che sono necessarie per garantire un ambiente igienicamente adeguato. Per esempio:
- I muri esterni dovrebbero essere privi di crepe o fessure, le zone circostanti curate e pulite e le aree accessibili per la pulizia.
- Le finestre andrebbero provviste di zanzariere.
- Le porte andrebbero tenute chiuse.
- La presenza di eventuali pozze di acqua interne andrebbe eliminata immediatamente.
- Accurate operazioni di pulizia e rimozione dei rifiuti andrebbero svolte con frequenza adeguata ai volumi di lavoro del luogo.
- Le materie prime in ingresso dovrebbero essere controllate per evitare l’introduzione accidentale di infestanti e stoccate in maniera adeguata.
- Le aree esterne dovrebbero essere frequentemente pulite e ordinate.
- I rifiuti dovrebbero essere gestiti in modo da non attrarre gli infestanti.
- Le attrezzature di lavoro dovrebbero essere pulite e sanificate frequentemente.
- Le confezioni di alimenti rotte e/o infestate andrebbero smaltite immediatamente.
Questi semplici punti focalizzano l’attenzione sull’importanza della prevenzione: gestire i punti precedentemente indicati, consente di limitare in partenza l’esplosione di infestazioni incontrollabili. D’altro canto, prevedere un monitoraggio accurato dei potenziali infestanti è assolutamente necessario.
Un ambiente come un ristorante, compresa la ristorazione collettiva, di fatto potrebbe subire attacchi ed infestazioni da parte di:
- infestanti ubiquitari: topi, ratti, mosche, moscerini, blatte
- infestanti specifici delle derrate alimentari (come pasta, farina, riso, ecc.): lepidotteri e coleotteri delle derrate
- infestanti occasionali: altri insetti che possono penetrare accidentalmente alla ricerca di luoghi di annidamento o per svernare (per es. le cimici verdi)
In base anche alle valutazioni derivanti da un approfondito sopralluogo iniziale, sarà possibile selezionare le metodologie di monitoraggio migliori e le frequenze di controllo più idonee per prevenire e monitorare gli infestanti.Un buon monitoraggio vedrà l’installazione di un numero adeguato di trappole specifiche per gli infestanti da controllare.
Eventuali trattamenti, anche con prodotti chimici, saranno valutati solo se strettamente necessari, adottando primariamente metodi poco impattanti (come per esempio l’impiego di esche in gel per gli scarafaggi). Altre tipologie di trattamento (per esempio l’applicazione di insetticida liquido nelle aree interne) saranno prese in considerazione solo in casi limite, considerando che spesso essi debbano essere svolti anche chiudendo i locali, sia al pubblico che al personale.
Un piano di azione di tale genere rappresenta un approccio integrato e sostenibile al problema degli infestanti. È la “Bioprotezione”.
Un altro esempio è l’impiego di trappole specifiche per insetti e roditori che, senza l’impiego di prodotti chimici, riescono ad intercettare gli infestanti e ad indicare la problematica in corso; tra queste tipologie di trappole, si ricordano anche le lampade UV che catturano numerosi insetti volanti che possono penetrare sia nelle cucine che nelle aree aperte al pubblico.
Grazie al supporto di un’Impresa professionale di Servizi di Disinfestazione e Derattizzazione, sarà possibile anche ricevere consigli e raccomandazioni per prevenire le infestazioni, monitorando il tutto con costanza nel tempo ed intervenendo con il metodo più adeguato, nel momento più opportuno.
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