Il risveglio della primavera: come prevenire infestazioni
Il risveglio della primavera: come prevenire infestazioni

La primavera, si sa, è un momento evocativo dell’anno: il “risveglio della natura” dal gelido inverno ed il ritorno “alla vita”.
Lo sanno bene le piante e gli animali, compresi gli animali e gli insetti infestanti.

In particolar modo gli insetti (ma anche gli uccelli come i gabbiani) riprendono laddove avevano lasciato, l’inverno precedente. Se i gabbiani a partire circa da aprile riprendono la nidificazione, gli insetti con i primi caldi e il prolungarsi delle ore di luce, ritornano ad essere attivi al 100%.
Alcune specie di insetti infestanti trascorrono l’inverno negli edifici, anche molto vicini alle persone, in forma svernante adulta: è il caso della zanzara comune o delle mosche che potremmo trovare “in pausa” nei sottoscala, negli scantinati, nei garage, ben nascosti dalle intemperie invernali.

Con il bel tempo, questi insetti riprendono il volo e loro consuete attività.

Altri insetti svernano come uova: è il caso della zanzara tigre. Anche nella stagione più fredda, questi insetti sono presenti come uova nei tombini, nelle caditoie, nelle bocche di lupo, nei sottovasi ovvero in quei siti in cui potrebbero poi essere sommerse dall’acqua. Si tratta di uova “durevoli” ovvero che resistono al freddo intenso ed anche alla neve e che pure se sommerse dall’acqua delle piogge invernali non schiudono, per via delle temperature rigide.

Anche le formiche riprendono a fare capolino dai propri formicai, per iniziare ad esplorare l’ambiente circostante, alla ricerca di nuove sorgenti alimentari.

Le regine delle vespe, che avranno trascorso l’inverno in qualche anfratto ben riparato dalle avversità metereologiche, inizieranno a cercare il luogo adatto in cui fondare il proprio nido “di cartone” (derivato cioè dalla masticazione di fibre vegetali ed acqua), nel quale inizialmente allevare le prime larve delle future vespe operaie.

Ed ancora, tanti insetti e parassiti che possono causare danni e problematiche all’uomo ed alle sue attività: zecche, pappataci, acari, ecc.
In altre situazioni invece, le infestazioni durano tutto l’anno: in ambienti con temperature controllate, le infestazioni si possono manifestare anche in inverno. Può accadere con alcune blatte o, per esempio, con le cimici dei letti.

Come prevenire dunque le infestazioni?

Nel caso delle temutissime zanzare, è consigliabile seguire poche, semplici ma utilissime regole:

  • Evitare la proliferazione nei giardini e nelle aree verdi: in prima battuta, eliminando tutti i ristagni di acqua, anche più piccoli, in cui le zanzare come la zanzara tigre possono deporre le uova.
  • Tagliare l’erba e curare la vegetazione.
  • Proteggersi dalle punture, scegliendo l’abbigliamento idoneo: vestirsi con abiti di colore chiaro, pantaloni e maniche lunghi, non utilizzare profumi. E’ utile usare repellenti registrati come Presidi Medico-Chirurgici, da applicare sulla pelle e sugli abiti (seguendo le indicazioni di etichetta e leggendo le avvertenze per l’uso da parte di bambini e donne incinte).
  • Installare zanzariere e condizionatori per proteggere gli ambienti interni.
  • Se necessario ricorrere, per gli ambienti interni, ad apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine (areando gli ambienti).

E se non si può prevenire, allora è possibile quanto meno limitarne la presenza e monitorare questi fastidiosi ospiti. Solo attraverso ispezioni accurate e monitoraggi con trappole specifiche e professionali è possibile determinare di quale infestante si tratti e quale possa essere la migliore strategia di controllo. Se necessario, si provvederà a disinfestare l’area interessata con il metodo di disinfestazione meno rischioso per le persone, gli altri animali e l’ambiente.

Per esempio, nel gestire le zanzare, è utile programmare trattamenti larvicidi con prodotti di comprovata efficacia, che applicate nelle raccolte di acqua non rimovibili come i tombini ed i pozzetti stradali, limitano moltissimo lo sviluppo delle larve delle zanzare.
In seconda battuta, sarà possibile valutare l’applicazione di prodotti repellenti ambientali o di insetticidi adulticidi.
Per valutare l’entità dell’infestazione e il successo di un intervento di disinfestazione, sono disponibili trappole per adulti, affidabili ed efficaci.

La corretta gestione degli ambienti esterni è fondamentale per limitare la proliferazione degli infestanti. In alcune situazioni è possibile usare trappole specifiche che catturano grandi quantità di insetti nocivi e che non necessitano, per funzionare, di impiegare sostanze chimiche di alcun genere.

Per esempio, per catturare un gran numero di mosche, sarà possibile installare nelle aree esterne in maniera appropriata trappole con attrattivi alimentari che attrarranno centinaia se non migliaia di mosche presenti nell’ambiente, rimuovendo così non solo l’effetto di molestia di questi insetti ma anche un pericolo per la salute.

Coprire i contenitori dei rifiuti e pulirli accuratamente, aiuterà a rendere meno attrattivo le nostre case ed i nostri giardini.

Anche le zecche godono appieno della ripresa delle belle giornate e del tepore, attenendo di poter “saltare a bordo” di un animale di passaggio o di una persona, dove si nutriranno di sangue.

Come prevenire un attacco di zecche (in particolar modo di zecche “dure”, tipici parassiti di cani, gatti ed animali selvatici)?

  • Come per le zanzare, indossare abiti chiari, in questo caso perché rendono più facile l’individuazione delle zecche, coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare o stivali se decidiamo di passeggiare in un bosco o in un’area infestata;
  • non strusciare e calpestare l’erba lungo il margine dei sentieri durante le escursioni e non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è più alta;
  • al termine dell’escursione, verificare la presenza delle zecche sugli abiti, sul corpo e sul proprio animale domestico;
  • impiegare, per gli animali domestici, appositi prodotti antiparassitari, chiedendo consiglio al proprio veterinario;
  • curare e tagliare l’erba e la vegetazione, soprattutto spontanea;
  • impiegare repellenti specifici.

Ma attenzione: non tutti gli insetti sono “pest” ovvero sono infestanti e causano un danno all’uomo, agli animali ed alle cose.

Perché, essere “Bioprotetti” significa anche saper distinguere cosa può essere dannoso e gestirlo in maniera professionale e competente. Perché, essere “Bioprotetti” significa anche essere sostenibili.

Solo grazie all’intervento di un’Impresa di Pest Management certificata e formata è possibile scegliere la soluzione migliore, rispettando la salute e l’ambiente.

 

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